
Calabritto
Regione: Campania |
CENNI STORICI
Calabritto è un piccolo paese nell’ alta valle del Sele, dominato dal monte Cervialto. La tradizione vuole che il nome derivasse da una donna di nome “Britta”, chiamata, a seconda della versione degli avventori della locanda o dai soldati di Annibale, col grido: “Cala Britta”. L’alta valle del Sele fu anticamente popolata da genti di varia stirpe, ognuna delle quali ha lasciato i segni della propria civiltà, segni che affiorano qua e là nei campi. Nel 1928 il Comune si ingrandì con l’annessione del vicino comune di Quaglietta, che di Calabritto divenne frazione. L’economia locale si regge sul patrimonio boschivo e su alcune attività del terziario ma è soprattutto praticata è l’agricoltura di sussistenza che produce frutti di qualità pregiata: olio, castagne, vino e nocciole; e non manca chi si è dedicato alla pastorizia e alle attività connesse.
STRATEGIA PROGETTUALE
Il progetto “i villaggi della tradizione” è stato in parte ripreso e dettagliato dal PIT (Progetto integrato territoriale) del Borgo Terminio Cervialto: esso è un progetto che nasce con un decreto del novembre del 2007 presso la Regione Campania proposto ed attuato dalla Comunita Montana Terminio Cervialto; ha interessato 21 comuni con l’obiettivo di creare un sistema integrato turistico che assuma la fisionomia del “Borgo diffuso” grazie alla valorizzazione di beni culturali, al recupero e alla realizzazione di infrastrutture finalizzate all’incremento di flussi turistici, alla creazione di attrattori per un turismo specializzato, in particolare quello enogastronomico. Nel dettaglio, l’intervento “Recuperi Borghi Medioevali” si è concentrato su quattro principali borghi quello di Castelvetere dul Calore, Calabritto, Taurasi e Volturara Irpina. Gia nel 1996 il territorio aveva ottenuto dei finanziamenti ma solo nel 1999 si è potuto avviare l’effettivo ripristino dei quattro centri storici che altrimenti sarebbero andati incontro a un progressivo deperimento. Calabritto negli ultimi tempi è stato beneficiario di due nuovi finanziamenti soprattutto sul fronte territoriale il cui tema centrale era la riqualificazione ambientale. Nello specifico il primo impiego riguarda la rimozione dei siti inquinati da amianto ed è pari ad un totale di 800 mila euro per Calabritto e altri 600 mila per la frazione di Quaglietta. Si tratta dello smantellamento dei disabitati nelle due zone soggette a finanziamento che ha come obiettivo la restituzione del territorio interessato ad altre iniziative. Il secondo è invece finalizzato alla sistemazione delle aree attrezzate turistiche di Calabritto, come aree da pic nic e i rifugi naturali in modo da rendere più vivibile ed accessibile lo spazio a disposizione. Obiettivi entrambi concatenati e coerenti ad una logica di recupero, in senso naturalistico e turistico, di parti del comune al momento non adeguatamente valorizzate. Mentre a Quaglietta l’obiettivo è quello di creare un albergo diffuso con on una capacità ricettiva di circa 100 posti letto e degli elementi strutturali che ben si prestano a questa tipologia di attività.
INTERVENTO DI RECUPERO | ![]() |
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PARTECIPAZIONE | ![]() |
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CONTINUITA’ ARCHITETTONICA | ![]() |
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DEMOGRAFIA | ![]() |
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AFFLUENZA TURISTICA | ![]() |
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PRESENZA DI STRANIERI | ![]() |
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ETA’ MEDIA | ![]() |
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ACCESSIBILITA’ | ![]() |
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AUTOSUFFICIENZA ECONOMICA | ![]() |
Riferimenti:
http://calabritto.asmenet.it/
http://www.castellidirpinia.com/cinte_it.html